I gol e la “garra” dell’argentino erano la vera linfa di un Toro ora in piena tempesta

Settimane difficili in casa Toro. La batosta con il Como e la non reazione di Lecce hanno riaperto una ferita già manifestatasi a inizio stagione, ma sulla quale sembrava fosse stata messa una toppa. Il confusionario mercato estivo – poco coerente con l’idea tattica iniziale, poi difatti modificata in corsa – e l’assenza di giocatori carismatici e di spessore sono solo alcune delle chiavi di lettura dell’ennesimo periodo nero granata.

L’unico vero bagliore di speranza della stagione, a ben vedere, è paradossalmente anche il motivo del riacutizzarsi delle difficoltà: Giovanni Simeone.

Toro, l’infortunio del Cholito e la svolta in negativo

Può l’assenza di un singolo giocatore cambiare il volto di un’intera squadra? Nel caso specifico del Cholito, la risposta sembra essere un nitido sì. Unico sussulto di un mercato estivo più che rivedibile, prima dell’infortunio l’argentino aveva restituito al Toro due fattori decisivi, la cui mancanza si era fatta sentire eccome negli ultimi anni: gol e leadership.

Quello riguardante la leadership dell’argentino sta ormai diventando quasi un leitmotiv ridondante, ma il termine racchiude molte sfumature di significato: personalità, spirito combattivo (la famosa “garra, per dirlo nella sua lingua), abitudine alle grandi partite, e la capacità di timbrare nei momenti che contano davvero.

Simeone, gol pesanti e il ruolo da trascinatore

I gol decisivi contro Napoli e Roma, due big match in cui l’argentino si è esaltato trascinando la squadra; la rete che ha sbloccato il match con il Parma; quella che ha riaperto subito la gara contro il Pisa: tutte e quattro le marcature del Cholito sono state l’unico gol granata o il primo ad aprire le danze. Un dato che racconta perfettamente il suo peso specifico nei momenti chiave.

Sono bastate appena 11 partite a Simeone per instillare nell’ambiente e nei compagni una linfa nuova, sufficiente a spingere i granata verso sei risultati utili consecutivi. È difficile pensare che gli ultimi due tonfi siano soltanto una coincidenza. La sensazione è che il Cholito trasmettesse sicurezza alla squadra, sia sul piano realizzativo sia su quello temperamentale. E l’assenza di quello che, di fatto, era diventato il trascinatore granata si sta facendo sentire – e parecchio.

Giovanni Simeone of Torino FC looks dejected during the Serie A football match between Torino FC and Pisa SC.
TAG:
home

ultimo aggiornamento: 03-12-2025


Iscriviti
Notificami
29 Commenti
più nuovi
più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments
madde71
madde71
21 ore fa

il sistema difensivo e nagazionista di dwarf comincia ad evidenziare le prime profonde crepe ed a mettere in risalto le sue menzogne.
Dispiace x i tizi “le prove gne gne”
Spero ardentemente esca anche “er pasticciaccio brutto” di gennaio.
Ha dato anche il peggio in una cerimonia funebre recente

ElPepp
ElPepp
20 ore fa
Reply to  madde71

Madde, condividiamo di fondo sia la valutazione dell’orrendo ventennio cairesco sia l’idea che qualsiasi cambiamento sarebbe preferibile a un presente (e futuro) già scritto. Ma soprattutto ti seguo quando parli del “farci male” da parte di Cairo, che addirittura per me significa non solo “saprà farci male” ma proprio “vorrà… Leggi il resto »

madde71
madde71
19 ore fa
Reply to  ElPepp

difatti ho scritto spero,ma è stato talmente disgustoso che mi rimane indelebile

ElPepp
ElPepp
18 ore fa
Reply to  madde71

Condivido… E, d’altra parte, proprio l’essere senza vergogna è un punto di forza per i suoi piani e il più grande ostacolo per i tanti che aspirano alla liberazione.

Berggreen
19 ore fa
Reply to  ElPepp

Nemmeno i figli piangeranno quando se ne andrà.

ElPepp
ElPepp
19 ore fa
Reply to  Berggreen

Tanto triste quanto probabile, caro Klaus…

odix77
23 ore fa

di sicuro la sua assenza pesa , come è pesata e ha generato un crollo verticale quella di zapata lo scorso anno, ma non sono solo li i problemi.

Fedelegranata
Fedelegranata
1 giorno fa

SONO 20 ANNI DI NULLA APRITE GLI OCCHI

Milan, cinismo e predisposizione al sacrificio: la creatura (quasi) perfetta di Allegri

Gineitis “sacrificato” in nome del cambio di sistema